mercoledì 29 dicembre 2010

Tanti Auguri da Qore di Style!

Ecco i nostri personali auguri per queste feste! Il Qore di Style Team è sempre con Voi...
Auguriamo a tutti di trascorrere Splendidi momenti di Gioia con le Persone che amate! Non dimenticate Mai che non c'e niente di più Bello che Stare Insieme agli amici, alle persone care e alla propria Famiglia!

I migliori auguri per un nuovo Anno nel quale realizzare Tutti i Progetti e i Sogni che Vi siete prefissati! Auguri di Qore!!!
Elisa&Francesco

Finalmente è Natale! Che In tutti noi accenda una sincera voglia di condividere e donare.
Un augurio affinchè questi splendidi giorni di festa siano pieni di gioia e amore.
Daniela


Eccolo, il periodo dell’anno che tutti aspettiamo per andare in vacanza, fare festa e stare in compagnia: il Natale, l’Anno Nuovo e l’Epifania che tutte le feste si porta via!
Buone vacanze a tutti, tanti buoni propositi per l’anno nuovo e niente cinepanettoni per carità!!!
Marta

Progetto Qore di Style

giovedì 23 dicembre 2010

Mediocrità, Scuola e Tanto Altro…

Oggi in Qore di Style Vi regaliamo un altro brillante articolo che la nostra Marta porta all'attenzione di tutti i lettori... Dal titolo avrete capito che si continua ad approfondire il tema sociale della decrescita e della mediocrità che abbiamo trattato in questo post. Buona lettura e come sempre attendiamo commenti e critiche!

Ivan Illich, nella sua opera “Descolarizzare la società” solleva una serie di questioni e spunti di riflessione davvero molto interessanti, le quali si ricollegano direttamente all’ultimo post sulla mediocrità, ma anche indirettamente a tematiche trattate in altri post precedenti.

Durante la lettura delle prime pagine di questo libro, non nascondo che sono rimasta un po’ interdetta, nel senso che non mi aspettavo delle teorie così “radicali”. Il titolo mi aveva fatto pensare che si trattasse di una critica/analisi dei problemi inerenti all’organizzazione e alle carenze del sistema scolastico sulla scia di svariate teorie pedagogiche, invece mi sono accorta che la critica che Illich fa del sistema scolastico occidentale, va ben al di là questo aspetto meramente formale, abbracciando ipotesi e idee molto più complesse particolari. Diciamo pure, quindi, che a una prima lettura mi ero fossilizzata un po’ troppo sulla pura questione della descolarizzazione, chiedendomi come fosse possibile un sistema alternativo valido e fattibile per tutti a livello universale, come è inteso oggi il sistema scolastico.

Successivamente però, mi sono accorta che ridurre tutto alla sola questione del sistema scolastico legato unicamente al concetto di istruzione, era estremamente riduttivo.
Il messaggio di Illich, infatti, va molto al di là di questo. Illich critica il sistema scolastico in primis, in quanto afferma essere l’istituzione moderna più dannosa, ma in realtà intende, con esso, criticare e demistificare tutto l’insieme delle istituzioni moderne, e quindi, tramite queste, tutto il sistema di valori della nostra società moderna, ovvero la stessa condizione dell’uomo odierno.

Così, partendo dalla scuola e dai suoi problemi, riesce ad allargare il campo di analisi, dissacrando prima il sistema scuola (minando le basi su cui fonda il suo potere, quali obbligatorietà, frequenza, figura dell’insegnante, divisione in blocchi di materie e programmi prestabiliti, assegnazione di titoli e diplomi), per poi applicare lo stesso tipo di ragionamento alle altre istituzioni (quali ospedali, carceri, esercito, ecc), e arrivando alla conclusione che tutte queste istituzioni sono non solo inutili, ma perfino dannose alla società e all’uomo, in quanto riescono a piegare e forgiare la natura stessa dell’essere umano, al fine di farne un mero consumatore-dipendente dei prodotti da esse create, insomma per dirla alla Godin, un mediocre, in nome del mito del progresso in continua crescita, il quale dovrebbe portare al tanto sperato benessere.

Come possiamo vedere la critica abbraccia così l’economia, la politica e la mentalità moderna, che dirigono e plasmano i valori attuali, che risultano essere così estremamente criticabili, inutili e dannosi. L’interrogativo si rivolge quindi verso una prospettiva futura, verso quello che ne sarà dell’Uomo e della Terra se si continua su questa strada, guidati da valori finti e maligni.

A questo punto Illich esprime tutta la sua positività e manda un chiaro messaggio di ottimismo tramite “una profezia carica di speranze”, proponendo la sua concreta alternativa per far fronte a tutto questo e porre fine a questa fatale escalation verso l’autodistruzione. La soluzione infatti si prospetta essere abbastanza semplice: si tratta solamente di prender coscienza di tutto ciò e adoperarsi attivamente affinché si possa tornare verso un sistema di valori più puri e autentici, quasi più “primitivi”, proprio secondo l’esempio dei miti di Pandora e di Epimeteo, in uno spirito di conciliazione e cooperazione di sé con gli altri e la Terra che ci circonda. Si tratta semplicemente di fare una scelta.

Per spiegare meglio la finezza, la veridicità e l’attualità del pensiero di Illich, che risale oramai a quasi 40 anni fa, vorrei riportare delle frasi che si prospettano estremamente adatte alla situazione attuale, la quale Illich ovviamente poteva solo immaginare:

In una società scolarizzata trovano giustificazione didattica perfino la guerra e la repressione civile. Le guerre pedagogiche tipo Vietnam saranno sempre più accettate come unico modo per insegnare alla gente il valore supremo del progresso illimitato” e della democrazia, aggiungerei.

Insomma, incredibile come tutto si ricolleghi alle tematiche già trattate precedentemente, da Godin a Latouche, il quale tra l’altro, neanche a farlo apposta, cita spesso e volentieri il pensiero del caro Illich.

Marta, Progetto Qore di Style

mercoledì 22 dicembre 2010

Le Origini della Mediocrità

Buongiorno a tutti! Ci stiamo avvicinando alle festività Natalizie ed oltre ai momenti di condivisione con parenti e familiari, saranno dei giorni di riposo e riflessione... Per questo motivo oggi Vi proponiamo un tema particolarmente piccante! Dal titolo avrete capito che parleremo di Mediocrità e delle due fonti che danno origine a questo modo di affrontare le situazioni e purtroppo la Vita in genere... Speriamo possa stimolarVi e farVi riflettere!

Lo spunto nasce dalla lettura di uno dei libri di Seth Godin scrittore di best seller, uno dei blogger più letti ed esperto di marketing, che nel suo libro "La chiave di svolta" descrive come nasce la mediocrità e lo specifica tramite i due punti seguenti:
  •  Il sistema e la scuola hanno sempre effettuato una sorta di lavaggio del cervello per convinverci che il nostro compito era ed è, fare il proprio lavoro e quello che ci viene detto . Ora non è più così!
  • Ognuno di noi ha nella testa una voce carica di rabbia e paura. Questa è la voce della resistenza ed arriva dal nostro cervello rettile, dall'amigdala e vuole che tu sia mediocre.

Ho riportato fedelmente le parole di Godin che, ad una prima lettura, possono sembrare un pò forti ed estreme però se ci fermiamo a pensare alle varie situazioni che ci troviamo a gestire ogni giorno (lavoro, rapporti, tempo libero, famiglia, ecc) ci accorgiamo che tutto ciò non è molto lontano dalla verità dei fatti.

Se ci guardiamo intorno, anche molto vicino, noteremo che la mediocrità purtroppo fa parte di moltissime situazioni e persone! Ovviamente il tutto deriva dai due punti espressi dall'autore però sta a Noi cambiare il corso delle cose... siamo noi i Protagonisti della Nostra Vita!
Riflettiamo e pensiamo che la resistenza al cambiamento va riconosciuta ed affrontata... dalla conoscenza stessa inizia il vero cambiamento. Impariamo ad essere Indispensabili... Persone che non possono essere replicate o rimpiazzate con facilità! Troviamo la Nostra Chiave di Svolta...

[fonte img]
Grazie a tutti e aspettiamo i Vostri commenti, esperienze e critiche!

Progetto Qore di Style

giovedì 9 dicembre 2010

Le [Non] Strategie del Punto Vendita

Buongiorno a tutti! Oggi Vi sottopongo una questione che mi sembra particolarmente attuale...
Le "non-scelte" strategiche e gestionali di moltissimi punti vendita di piccole e medie dimensioni.

Capita a tutti noi di girare in centro soprattutto nelle giornate di festa e passare davanti ad una varietà di negozi... Forse per deformazione professionale il primo pensiero è il seguente: perchè quasi tutti i punti vendita (non appartenenti a catene) non ricorrono all'aiuto di professionisti della comunicazione per combattere la predominanza dei grandi gruppi industriali.
Sfido chiunque a ricordare questo o quel negozio per qualsiasi particolarità nell'allestimento o in altre caratteristiche comunicative!
Creare un luogo di incontro accogliente ed intrigante, di socialità e successivamente (passo conseguente) di scelta di acquisto, dovrebbe essere lo scopo principale di ogni imprenditore! Il "fai da te" predomina la scena commerciale e forse è una concezione legata anche al contesto geografico e sociale (quì nel nord est ci si arrangia parecchio)...

Altra osservazione riguarda il modo di reagire al momento di difficoltà... poca attenzione nei confronti della priopria strategia (scelta o no, dà comunque delle conseguenze) e molta energia sprecata in lamentele varie nei confronti di attori quali amministrazioni, concorrenti, congiunture varie ecc... Siamo sicuri che prima di tutto non dipenda dalle scelte che facciamo e che non facciamo? Non sta forse a noi distinguerci ed aiutare il nostro cliente ad identificare la nostra offerta?

Mi chiedo e in Qore di Style ci chiediamo quali possano essere le principali motivazioni...

  • Problemi di costi?
  • L' "Io" tuttologo?
  • Scarse informazioni?
  • Poca fiducia generale?
Le risposte a queste domande potrebbero non essere così scontate...

Sarebbe molto interessante avere delle risposte dai principali protagonisti! Imprenditori nel settore del commercio, proprietari di punti vendita o personale che opera come forza vendita...
Coraggio Noi Vi ascoltiamo...

Progetto Qore di Style

martedì 7 dicembre 2010

Latouche & La Decrescita

Il termine “decrescita” e le conseguenti teorie, Serge Latouche e i suoi scritti*, sono sempre più conosciuti, citati e studiati come importanti spunti di riflessione in economia, ecologia e di riflesso anche in sociologia e politica. Vediamo in breve di cosa si tratta...
La diminuzione del livello materiale della nostra vita, all’interno del mondo industrializzato, è diventata una necessità: numerosi segnali della vita quotidiana di ognuno di noi ci portano a tale conclusione.

Tuttavia ciò non deve significare che dobbiamo dirigerci verso una crescita zero, ma bensì verso una crescita negativa, o decrescita, posto che si afferma l’impossibilità di una crescita infinita all’interno di un mondo finito, e di conseguenza l’impellenza di una bio-economia, ovvero di una concezione dell’economia che tenga conto della biosfera.

Il termine decrescita, è da sottolineare che non è da intendersi come uno stato stazionario dell’economia classica (il quale è comunque insostenibile), né come una regressione, né tanto meno come recessione o crescita zero. La decrescita incarna un altro tipo di economia, come riflesso di un’altra mentalità e altri stili di vita, una vera e propria teoria secondo la quale si prevede di abbandonare la crescita per la crescita, fine a se stessa, obiettivo di cui il motore non è altro che il puro e semplice profitto, innescato dai pochi detentori di capitale e le cui conseguenze si ripercuotono, invece, su di tutti in quanto sono disastrose per l’ambiente e la società intera.

Si tratta quindi di abbandonare la fede e il culto incondizionato della crescita, del progresso, del consumo e dello sviluppo, osannatti e mitizzati dalla società attuale come unica forma di benessere sociale, intriso di falsi valori.

Infatti, da un punto di vista puramente sociale, questa società della crescita non è auspicabile almeno per tre ragioni fondamentali: produce enormi disuguaglianze e ingiustizie; crea un benessere ampiamente illusorio; sviluppa una anti-società malata della sua ricchezza.

Quindi, oltre l’insostenibilità ambientale, esistono anche forti contraddizioni sociali prodotte dalla crescita e dai limiti del pianeta, ulteriore conferma dell’insostenibilità di questo sistema, sotto il profilo ecologico e sociale. Anzi, secondo Latouche, lo sviluppo economico non è affatto il rimedio ai problemi sociali ed ecologici che affliggono il pianeta, ma ne è bensì la causa primaria.

È necessaria quindi non solo una vera e propria riconversione dell’economia, ma dell’intero assetto sociale-valoriale della vita dell’uomo, il quale è oggi totalmente improntato sulla primaria importanza del settore economico e del profitto.

Proprio per questo, forse, più che di teoria della descescita, si dovrebbe parlare di slogan, di ideale, di scommessa in cui, coloro i quali hanno formulato una critica radicale dello sviluppo credono; volgendo il loro interesse verso un progetto alternativo per una politica del dopo-sviluppo, elaborando così una proposta alternativa per restituire spazio alla creatività e alla fecondità di un sistema di rappresentazioni dominato dal totalitarismo dell’economicismo, dello sviluppo e del progresso da rinnegare, anche in considerazione delle sue nefaste conseguenze nei paesi del Sud del mondo.

Subentra così la necessità di nuovi valori sociali, per cui bisogna ridurre la nostra crescita economica, per sostituirla con un altro concetto di cultura, felicità, benessere.

Una scommessa utopica? Forse sì…o forse no, anche perché la gestione dei limiti della crescita è ormai diventata una questione intellettuale e politica, trovando spazio all’interno di movimento più ampio di riflessione sulla bio-economia, sul dopo-sviluppo e sull’a-crescita, sancendo così il successo di questa critica, che partendo soprattutto dalla crisi ambientale, ma anche all’emergere della globalizzazione e delle sue ripercussioni sociali, ha portato ad approfondire le sue implicazioni sull’economia e sulla società attuale.

Infondo certe emergenze ambientali, sociali e umanitarie non possono più aspettare, quindi forse, stavolta, è giunto il momento che l’utopia diventi realtà, anche grazie all’incombere di cause di forza maggiore che ci obbligano a cogliere la palla al balzo.

E a Noi Piace Crederci!

* Breve trattato sulla decrescita serena, Bollati Boringhieri, Torino, 2008 e La scommessa della decrescita, Collana Bianca, Feltrinelli, Milano, 2007

Marta, Progetto Qore di Style

martedì 30 novembre 2010

Il Potere del Consum[Attore]

Come ricorderete, nei giorni scorsi abbiamo esaminato un caso particolare di influenza di tipo bottom-up, ovvero spinta dal "basso"... Il Consumatore non più utente passivo ma, al contrario, sempre più attivo, attento, informato e consapevole! Vediamo cosa ne pensa la nostra Marta!

Il caso di Carrotmob ci conferma l’importanza e la crescita del potere del consumatore e della opinione pubblica per riuscire a fare pressione sulle reali pratiche produttive del mondo del business.
In un contesto complesso, ricco e stimolante come quello moderno, infatti, il consumatore non è più un entità passiva e facilmente convincibile, ma un soggetto consapevole, informato, critico e dunque potente: è quello che Giampaolo Fabris nel suo libro Societing chiama “consum-attore”, ovvero il consumatore che passa da un ruolo di spettatore a quello di attore protagonista, il quale grazie alle nuove tecnologie ha acquistato un potere contrattuale notevole, sconosciuto in passato.

La tecnologia moderna si afferma quindi come l’arma più potente nelle mani del consumatore, non solo per potersi associare ad altri soggetti come lui, ma anche per evolversi in vero e proprio consum-attore e riuscire, in tal modo, a far sentire la propria voce, a far pervenire le proprie opinioni e necessità, individuali e collettive, verso il mondo delle decisioni esecutive.

Questa evoluzione fa sì che anche nell'acquisto si attuino nuovi processi, come riflesso di inediti bisogni sociali di aspettative, valori, idee e stili di vita.

In particolare sono proprio gli stili di vita che si stanno modificando e devono continuare a farlo, secondo una direzione che preveda scelte più consapevoli e mature, privilegiando significati, dimensioni simboliche e valori intangibili che potenzino e qualifichino maggiormente i prodotti, al di là delle fatiscenti apparenze.

Tra le richieste che emergono con forza c'è sicuramente la necessità di maggiori attenzioni e di più chiare informazioni sull'aspetto verde ed “eco” dell'economia, del mercato e del prodotto, come conseguenza di una sempre più diffusa consapevolezza del problema ambientale, per il quale il consum-attore sente il bisogno di sapere, conoscere e approfondire.

L'importanza di tale argomento è confermato da tutti gli studi sui consum-attori, che rivelano la preoccupazione per il divario tra aspettative e comportamenti delle imprese, in particolare proprio sugli aspetti collegati allo sviluppo economico sostenibile, a fronte di una pretesa di etica e trasparenza da parte delle aziende.

In particolare, i settori verso cui convergono maggiori aspettative da parte dei consum-attori sono quelli inerenti al bene comune e all'interesse pubblico, quali l'urbanistica e il sistema dell'organizzazione della città, i rifiuti e il loro smaltimento, l'edilizia, i trasporti pubblici, la viabilità, con ripercussioni sulla produzione e gestione delle aziende automobilistiche e di quelle produttrici e distributrici di energia.

Per quanto concerne invece una dimensione più privata, si guarda con preoccupazione e interesse alla produzione e all'impiego di detersivi, di pack e imballaggi, nonché all'impiego e allo smaltimento degli oggetti elettronici ed elettrodomestici.

Un altro settore è invece quello della grande distribuzione, in riferimento a supermercati e centri commerciali, ai quali è attribuita, tramite la possibilità di selezione di marche e prodotti ecologici, sfusi o poco inquinanti, una grande capacità di diffondere e orientare nell'acquisto i clienti verso nuovi comportamenti e pratiche virtuose inerenti al consumo quotidiano dei prodotti fondamentali e di prima necessità.

Tutto ciò conferma come il consum-attore esista davvero, il quale si dimostra quindi attento a queste problematiche e come, con le sue richieste, esercita delle reali pressioni in ambiti ben specifici sull'andamento ecologico di pratiche economiche, produttive, aziendali e civili.

Credibilità, rilevanza, differenziazione, efficacia del messaggio e verità: saranno dunque le parole d’ordine, i pilastri su cui le aziende dovranno edificare la loro futura eco-trasparenza.

A presto!

Marta, Progetto Qore di Style

venerdì 26 novembre 2010

Lo Straordinario Caso di Carrotmob!

Buongiorno a tutti! Oggi Vi presentiamo un caso veramente interessante e di particolare rilievo Etico e Sociale! Grazie a Marta, la nostra new entry nel team di Qore di Style, che ha scovato questo caso di eccellenza... Grande Marta! Che partenza in grande... Style!

Carrotmob è un’organizzazione nonprofit che nasce a partire dal 2008 a San Francisco, con lo scopo di aumentare, rendere consapevoli e far esercitare alle persone il loro reale potere di influenza sui vari processi di acquisto e consumo, in favore della sostenibilità.

L’idea è semplice, ma estremamente innovativa e potente: coordinando dei movimenti che si possono intendere come l’esatto opposto dei boicottaggi, Carrotmob organizza delle vere e proprie “campagne d’acquisto” presso luoghi, ditte e negozi che si dimostrano meritevoli perché seguono una serie di pratiche virtuose per l’ambiente e dunque per la società.

Il nome è ispirato al vecchio detto popolare che fa riferimento all’uso delle “buone” (ossia la carota) con il quale, spesso, si ottengono risultati migliori che con le “cattive” o il bastone (ovvero il boicottaggio).

In base a questa filosofia, il loro credo è quello di ritenere che, in tal modo, le imprese produttrici, a seguito di queste espressioni di consenso, e quindi di guadagno, saranno incentivate ad attuare una serie di pratiche sostenibili, raggiungendo così un beneficio globale.

I risultati si prevede infatti siano positivi per tutti: per le aziende che guadagnano, per i consumatori che acquisteranno un prodotto etico, ma soprattutto per l’ambiente, e quindi di conseguenza per l’universalità.

Ecco in breve i 5 punti cardine, le 5 fasi logiche implicate, che stanno alla base dell’iniziativa:

1. il mondo del business compete con la produzione di tutti i beni immessi nel mercato;
2. i consumatori scelgono uno o più settori del business che vogliono premiare e ricompensare;
3. i consumatori supportano questo settore tramite i loro acquisti;
4. in tal modo il business più responsabile si arricchisce;
5. i consumatori comprano prodotti che comunque avrebbero comprato, ma organizzandosi e agendo secondo questo sistema, riescono anche a cambiare il mondo!!!

La chiave del successo di Carrotmob infatti sembra essere proprio questa: a differenza di altri metodi che si caratterizzano per il loro aspetto negativo, come il boicottaggio, per cui è difficile convincere e soprattutto coinvolgere la gente, la filosofia che sta alla base di questo movimento è percepita come semplice e immediata, ma soprattutto si presta a essere sviluppata in termini positivi e quindi facilmente accettabili e attuabili da tutte le tipologie di consumatori.

La logica implicata in Carrotmob non fa quindi una piega, e speriamo che questo network di persone che vogliono che le loro spese facciano la differenza, si diffonda sempre più e arrivi presto anche in Italia!

Se Vi va andate a vederVi questo video [consigliato]

Marta, Progetto Qore di Style

mercoledì 24 novembre 2010

Sincerità e Trasparenza per il Proprio Brand Online

Buongiorno a tutti! Ecco un breve ma conciso parere/consiglio sulla gestione del proprio Brand Personale...
Vi riportiamo integralmente il contenuto di una nota della pagina di Samsung Italia.

Si tratta di 3 pilastri sui quali si regge ogni strategia di Personal Branding per gestire al meglio e soprattutto in maniera coerente la propria Online Reputation:

1) Non fingere di essere chi non si è...

2) Non fare false promesse (o comunque non comunicare “overpromising”),

3) Non essere né troppo invadente né troppo assente.

Attenti quindi al vostro "naso virtuale" perchè potrebbe allungarsi fino a sconfinare nell'ambiente reale, di ogni giorno...

[fonte foto]


Nella nota si riassume il tutto con un'unica frase: BE(lieve) in YOU(rself)!
Trovato qui!

Progetto Qore di Style

venerdì 19 novembre 2010

Forma e(o) Contenuto? A Voi l'Ardua Sentenza...

Buongiorno a tutti! Oggi cercheremo di esaminare un'iniziativa che da qualche giorno sta spopolando su Facebook...

Avrete notato che nei profili personali di molti utenti la foto è stata sostituita (dagli stessi utenti ovviamente!) con immagini di personaggi dei cartoni del nostro passato!
Molti si saranno chiesti il perchè di questa azione... Per chi non sapesse ancora la risposta, eccoVi svelato l'arcano... la motivazione che sta alla base della mobilitazione è alquanto nobile dato che si tratta di un segnale per ricordare la Giornata Internazionale per l'Infanzia prevista per il Sabato 20 Novembre.

Fin quì tutto bene e sinceramente i numeri parlano chiaro... nella pagina dedicata a questa mobilitazione si possono contare circa 57.000 persone aderenti! Siamo convinti che i numeri cresceranno e anche molto velocemente quindi staremo a vedere...

Ci sorge un dubbio che crediamo lecito... In questo caso il motivo alla base del gesto è sicuramente Nobile e Motivante ma siamo sicuri che nel caso specifico la forma (simpatica e stimolante) non abbia superato il Contenuto? Quanti aderenti effettivamente trovano utile questa iniziativa? Le modalità sono sufficienti a mantenere alta l'attenzione sul "nocciolo della questione"?

Noi di Qore di Style abbiamo scelto di non partecipare all'evento con l'obiettivo di Osservare dall'Esterno... con una prospettiva Oggettiva ed Imparziale. Le nostre domande forse se le sono poste in molti e sarebbe interessante capire cosa ne pensate... Fateci sapere!

A presto e grazie a Tutti!  

Progetto Qore di Style

venerdì 12 novembre 2010

La Reputazione è Neutra!

Buongiorno a tutti i lettori (e non!) di Qore di Style!
Oggi siamo stati colpiti da un termine che sempre più spesso circola nelle discussioni all'interno di Blog, Social media e Ambiente comunicativo in genere... ReputazioneReputation se vi piace di più...

Giustamente direte... Ok e allora? Cosa volete dirci?
Vogliamo sottolineare un fattore, secondo noi, importante: il termine Reputazione ha valenza neutra quindi per farla breve, qualunque Persona (qualunque Brand...) ha una reputazione di base.
Problema... essa può essere positiva o negativa!

Quindi l'aspetto fondamentale non risulta tanto crearsi una reputazione ma costruirla positiva... e non finisce qui! Pensiamo poi al mantenimento, alla gestione, alla Reputation Management; tanto per la Persona quanto per un Brand, un prodotto ecc...

A tale proposito Vi proponiamo una serie di ottimi consigli tratti da un post dei Ninja, per reagire ad una (possibile) situazione di "crisi reputazionale"...

1. “Own your name”. Rispondere subito ai commenti degli utenti e della stampa, prendendo in
considerazione anche quelli che vengono considerati rumors. Una riposta immediata nelle prime fasi della controversia, infatti, aiuta a comunicare l’ orientamento al cliente e sostenere la propria brand image.

2. “Provide a place for angry customers to vent”. Che sia attraverso Facebook, il blog ufficiale, un forum o Twitter, è fondamentale raccogliere i commenti degli utenti sia per replicare velocemente alle richieste, sia per monitorare la situazione. Inoltre, il rapporto diretto con i clienti aiuta anche a trovare soluzioni personalizzate che saranno davvero apprezzate.

3. Admit it. Ammettere che si è commesso un errore, per quanto possa sembrare strano e controproducente viene invece apprezzato: solitamente, infatti, i consumatori sono abituati ad avere a che fare con scarsa trasparenza e customer care poco efficienti. Confessare i propri errori, invece che nasconderli, dunque, sarà una “sorpresa” gradita!

4. “Say “I’m Sorry” and mean It”. Non basta ammettere di aver sbagliato, però. E’ fondamentale anche chiedere scusa e saper trasformare un problema in un’opportunità e, il più delle volte, quest’ultima arriva proprio dai clienti. Il primo passo, dunque, per far si che ciò avvenga, è costruire una buona relazione con loro e cercare di mantenerla.

5. “Re-brand if necessary”. Ripensare al proprio brand e e non aver paura dei cambiamenti. L’importante è pensare sempre ai propri clienti non come numeri, ma come persone!

Ringraziamo i Ninja per i cinque consigli che potrete trovare anche qui!

A presto e mi raccomando... Check your Reputation!

Progetto Qore di Style

mercoledì 10 novembre 2010

Una Lezione di 4 Minuti... Pronti?? Via!

Buona visione...



Ke dire... Noi di Qore di Style Ascoltiamo e Diffondiamo...

Progetto Qore di Style

lunedì 8 novembre 2010

Prova a Rispondere...

Ciao a tutti! Oggi Qore di Style desidera proporVi un post che potrà essere utile per una riflessione personale e professionale...

Date un'occhiata e siamo sicuri che ne trarrete ottime conclusioni... o forse dei punti di partenza! Coraggio, provate a rispondere...


49 domande per il tuo personal brand


Fateci sapere qualche Vostra risposta... siamo molto curiosi!
Scriveteci le Vostre impressioni qui!



A presto e Grazie di Qore a Stefano Principato!

Progetto Qore di Style

mercoledì 27 ottobre 2010

Il Content Marketing in 6 passi...

Buongiorno a tutti!
Oggi Vi proponiamo un'interessante articolo di Stefano Principato, sui punti da sviluppare per ottenere un'ottima strategia di Content Marketing!

Grazie ad Intersection Consulting per l'immagine!

Per leggere l'articolo originale cliccate sul link qui sotto...

A presto da Elisa&Francesco di Qore di Style

venerdì 15 ottobre 2010

I Migliori Brand del 2010... per il momento!

Buongiorno a tutti! Oggi ringraziamo i Ninja per lo spunto relativo ai Super Brand del 2010...
Un'interessante infografico delinea la classifica, forse non ancora definitiva (mancano circa 3 mesi e non si sa mai...) dei 10 Brand più influenti!

Strategie di Branding che hanno sfruttato l'effetto Conversazione-Condivisione del Web2.0!
Risulta evidente come i Brand considerati abbiano ottenuto il successo dialogando con il loro pubblico sempre attento, curioso e desideroso di condividere notizie, idee e proposte relative ai loro Miti!
Si, perchè nella maggior parte dei casi si tratta di Miti seguiti per passione e per stile di vita...

Dopo la lettura noterete che nessuno dei brand in classifica riguarda utility o beni di consumo necessari quindi perchè tutto questo successo? Non rispondiamo perchè vorremmo lo faceste Voi post-lettura...

Noi di Qore di Style aspettiamo le Vostre impressioni qui!



Complimenti ai creatori del report ovvero Viral Ad Network e ringraziamo ancora Ninjamarketing per il loro post e la fonte primaria dell'infografico che potete trovare anche qui!
Progetto Qore di Style Vi ringrazia!

martedì 12 ottobre 2010

Personal Branding: 10 consigli.

Buongiorno a tutti i nostri lettori!

LeggeteVi questo post cliccando sul link che oggi vogliamo proporre a tutte le persone che per lavoro o per scelta personale hanno la necessità di proporsi e promuoversi sia on che off line...

Buona lettura!

10 consigli per la vostra promozione

Un ringraziamento all'instancabile Stefano Principato e se avete voglia di commentare o dire la vostra non esitate!

Noi di Qore di Style siamo qui e qui per AscoltarVi! :-)

Associazione Qore di Style

giovedì 7 ottobre 2010

Anche Lavorare nella Moda può Uccidere

Oggi Qore di Style Vi propone un articolo trovato su FashionMagazine e che abbiamo deciso di riportarVi in maniera completa e integrale...

Barcellona, 6 ott 2010 - Di moda si può anche morire. Accade agli operai del jeans, che lavorando il denim con getti di sabbia per rendere il tessuto più morbido e vissuto, rischiano una silicosi killer. Una malattia professionale che non lascia scampo, 'divora' i polmoni e uccide in 6 anni. Anche di queste fashion victim per dovere, giovani uomini che si bruciano la vita solo per regalare al jeans un effetto 'used', si parla a Barcellona durante il 20esimo Congresso della Società europea di medicina respiratoria (Ers).


Sotto i riflettori di uno studio presentato al summit catalano, c'è un tipo particolare di lavorazione del jeans detto sabbiatura. Per scolorire il denim in punti strategici, viene spruzzata sul tessuto sabbia silicea in getti. Il primo caso di "silicosi da sabbiatura del jeans", così gli esperti chiamano questa nuova malattia, è stato descritto 8 anni fa. Ma nell'ultimo decennio questo trattamento si è talmente diffuso nell'industria tessile, che il problema ha assunto le dimensioni di 'un'epidemia' in Paesi come ad esempio la Turchia, dove la ricerca illustrata al meeting dell'Ers è stata condotta.

 Il team di Nur Dilek Bakan, Dipartimento di malattie toraciche dello "Yedikule Teaching Hospital" di Istanbul, ha analizzato tutti i casi di silicosi trattati nel suo istituto dal 2001 al 2009. Fra questi c'erano 32 pazenti con silicosi da sabbiatura del jeans, maschi, età media 31 anni e mezzo.


Complessivamente, questi pazienti avevano alle spalle 12.957 ore di esposizione al silicio: mediamente 66,4 ore alla settimana a testa, per 28 mesi e mezzo. Cinque anni e mezzo era il tempo medio trascorso dall'inizio dell'esposizione alla diagnosi. Bakan e colleghi hanno quindi ricostruito il destino di 31 malati per un periodo di 29 mesi in media dopo la diagnosi.

Ebbene: il 64% di questi pazienti sviluppava una fibrosi polmonare progressiva con perdita di funzionalità, e nel 40% dei casi la perdita superava il 60%. Entro i primi 6 mesi, quasi un malato su 5 (19%) finiva in ospedale per insufficienza respiratoria. Altrettanti morivano di fibrosi polmonare. Il 28,1% veniva risarcito, ma soltanto 2 malati sono riusciti a ottenere l'indennizzo prima di morire. A 5 anni dalla diagnosi il tasso di sopravvivenza era del 69%, e la sopravvivenza media era di 78 mesi (6 anni e mezzo).
La silicosi da sabbiatura del jeans è una malattia professionale nuova che "causa danni gravi e morti anche dopo un'esposizione breve", precisa Bakan. "E' importante attirare l'attenzione su questa patologia in tutto il mondo, per prevenire nuovi casi in altri Paesi". Ma per fermare il diffondersi l'epidemia, avverte lo studioso, "non c'è altra soluzione se non bloccare la causa all'origine. Una procedura industriale mortale".

Fonte: FashionMagazine

Come potete ben capire non si muore solamente nei cantieri edili! Esistono fattori di rischio in qualsiasi tipo di impiego... spesso la scarsa informazione o la completa disinformazione portano a questi risultati.
A questo punto siamo convinti che in un luogo di lavoro, ogni tipo di rischio vada preso in seria considerazione e affrontato con le giuste precauzioni. Sta ai datori di lavoro, alle aziende svolgere queste valutazioni preventive... Sta a Tutti Noi alzare la voce perchè il posto di lavoro rimanga tale e non diventi un rischio quotidiano.

Avete esperienze da raccontare? Volete dire la Vostra? Discutiamone...

Associazione Qore di Style

giovedì 30 settembre 2010

Il Rapporto tra PMI e Social Media

Ciao a Tutti! Oggi cogliamo lo spunto da un'articolo di Andrea Cappello sul suo blog http://www.searchadvertising.it/ nel quale si torna al tema del rapporto, spesso complicato, tra PMI e Social Media.

Troverete l'articolo completo che Noi di Qore di Style abbiamo commentato proponendo due domande che potrebbero spingere la discussione verso altri confini...

Ciao Andrea,

Per prima cosa complimenti per il tema affrontato e per l’articolo… Leggendolo mi restano comunque degli interrogativi: Ce ne sono davvero così pochi “esperti” di Social Media Marketing? Possiamo ancora parlare di ROI nel momento in cui ci troviamo davanti a ritorni qualitativi a lungo (lunghissimo?) termine?

Grazie 1000 per lo spunto!
Francesco Fascinato

Andate a leggerlo qui! Provate a dire la Vostra...

Associazione Qore di Style

giovedì 23 settembre 2010

Londra perde la London Eye! Guardate...

Oggi Qore di Style ha scovato questo video ke Vi lascerà davvero senza parole... Date un'occhiata al nuovo video Virale di LG!

Non Vi anticipiamo niente... Ecco il video!



Tutto può diventare reale... ke ne dite?

Associazione Qore di Style

giovedì 2 settembre 2010

Anamorphosis per Vodafone!

Buongiorno a tutti! Grazie a NonConvenzionale e al suo fondatore Salvatore, Vi proponiamo un video particolare e davvero di impatto!

Poco più di un minuto per presentare il Concept Vodafone... Power To You! La tecnica usata è quella dell'Anamorphosis...



Lo trovate qui! Un particolare ringraziamento a Vicieee ke l'ha scovato per Noi!
Progetto Qore di Style... just in Time!

Associazione Qore di Style

domenica 22 agosto 2010

E' Tutta un'Altra Musica!

Ebbene si, siamo ancora qui, in questa domenica di Agosto...manca poco alle ferie anche per noi ma prima di partire volevamo parlarvi di una argomento che questa settimana abbiamo pensato di proporvi...La Musicoterapia!

Per Noi la musica ha una grande importanza: ci lega a dei ricordi speciali, è un ottimo passatempo e ci tiene compagnia in qualsiasi momento...

Perchè non applicare la musica nella cura di particolari malattie o nella cura di alcuni disturbi?
Cosi nasce questa “speciale medicina” che può intervenire per curare la sindrome autistica, problemi di apprendimento, la sordità infantile, paralisi cerebrali infantili. E questi sono solo alcuni!
La musica può essere usata anche con i bambini prematuri, con le persone affette da sindrome di Down e in casi di difficoltà di apprendimento.

Nascono cosi  anche delle nuove figure professionali: il Musicoterapista e il Musicoterapeuta.
Il Musicoterapista: professionista che ha studiato la Musicoterapia e che opera in strutture pubbliche o private e che svolge la sua professione con gruppi di pazienti, supportato da un neuropsichiatra e da un psichiatra.
Il Musicoterapeuta è un professionista preparato e formato per fare terapia con la musica. Il musicoterapeuta è in grado di operare con il gruppo e con la singola persona, assumendosi la responsabilità del caso. Può operare con una èquipe e da solo.

Tutto questo per farvi riflettere sugli effetti benefici che ha la musica e a come si è deciso di applicarla in ambito medico...

Provate anche solo a pensare quando avete la giornata storta e per caso per radio passa una delle vostre canzoni preferite e cominciate a canticchiare....ecco che il sorriso vi ritorna!
La musicoterapia nasce grazie proprio alla grande potenzialità che nasconde...o meglio, che nascondeva!
Se volete scoprire tutto sulla musicoterapia potete vedere il sito della F.I.M.(Federazione Italiana Musicoterapia).
Che dite...forse è proprio il caso di dire: “Canta che ti passa!”
Ringraziamo la F.I.M. per tutte le informazioni trovate e naturalmente la musica che è con Noi anche ora che scriviamo questo post per tutti Voi!

Associazione Qore di Style

martedì 10 agosto 2010

I Londinesi Creano la Propria Città!

Buon Martedì a tutti Voi! Siamo entrati nella seconda settimana di Agosto ma qui, nel Qore di Style Office si continua a lavorare! Diciamo che il ritmo è minore e più rilassato però non ci fermiamo quando si tratta di scoprire, proporre e condividere notizie ed informazioni utili a tutti Noi...

Oggi Vi proponiamo un progetto ke arriva dalla Gran Bretagna e precisamente da Londra... Città che io ed Elisa amiamo profondamente!

Il nome del progetto è Co-Create London e si tratta di una piattaforma nella quale qualsiasi persona, in questo caso i cittadini di Londra, possono postare una proposta-spunto per il miglioramento della loro città!
I suggerimenti vengono chiamati "Popular ideas" e si tratta di frasi brevi, dirette che tutti possono commentare e dalle quali gli amministratori locali possono (e devono) prendere spunto per progettare spazi urbani e servizi a misura d’uomo!

Idea semplice ma tutt'altro che effimera visto che mette il cittadino e di conseguenza la persona, al centro delle scelte di vivibilità e fruibilità urbana della città! 

Ultimamente si parla in modo sempre più convinto e convincente di Social Media e di Strategie di Social Marketing... Attività che, secondo noi di Qore di Style, saranno il futuro in moltissimi progetti sia di business che di stampo sociali.

Qui, nel caso specifico i cittadini, le Persone possono instaurare un dialogo, una relazione al di sopra dei ruoli ... In fin dei conti ciò che conta è il bene comune e il miglioramento della città nella quale si vive!

L'unica via da perseguire è quella del Win-Win ovvero tutti vincitori...

Associazione Qore di Style

giovedì 5 agosto 2010

Il Papà del Guerrilla Marketing: Jay Levinson!

Oggi Qore di Style presenta qualcosa di davvero esclusivo... Ecco per tutti gli intenditori, appassionati e semplici curiosi un video davvero interessante e storico...
Jay Conrad Levinson, padre del Guerrilla Marketing vuole dirVi qualcosa a riguardo!

Guardatevi il video...



Beh ke ne dite? Avevamo ragione o no? Illuminante...

Associazione Qore di Style

mercoledì 28 luglio 2010

GREEN HOLIDAYS!

Buon pomeriggio a tutti!

Come state? Scommetto che state aspettando tutti con grande ansia quella cosa chiamata... FERIE!

Anche noi di Qds effettivamente...staccare la spina dalla frenesia della giornate e godersi la Natura in tutto il suo splendore!
Credete a Noi: è Incredibile ciò che la Natura ci Dona!
Chiudete gli occhi e ascoltate i suoni, sentite il calore del sole sulla pelle, o il vento che vi accarezza dolcemente...
Noi ci sentiamo già meglio..e Voi? Provate...Fidatevi di Voi...
Ecco un'altro motivo per Amare e Rispettare la Natura che si Dona a Noi senza chiedere niente in cambio..

Ecco un'altro motivo per amare il colore Green!!

E con l'occasione vi volgiamo lasciare con alcune parole di una canzone che ci hanno molto colpito...
...Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere...
...Dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare e avere la pazienza della onde di andare e venire, ricominciare a fluire...

Associazione Qore di Style

martedì 27 luglio 2010

Empatia Comunicativa... Che ne Dite?

Oggi io ed Elisa vogliamo proporVi un tema direttamente tratto da una discussione nata su Facebook grazie ad un Nostro contatto ed amico...

Eccovi l'estratto dello spunto di Renato Sartini...

Specchio specchio del reame... E comunicazione creativa della Scienza.
Quali sono le leve comunicative utilizzate oggi nella produzione di eventi e contenuti rivolti alla diffusione della conoscenza scientifica? Vengono davvero applicate tecniche ad hoc, basate su principi scientifici di comunicazione, quando si prepara un articolo, un dialogo radiofonico o un servizio televisivo?


La scoperta dei neuroni specchio, fatto che rivoluziona il nostro modo di concepire il comportamento, le emozioni e l'apprendimento umano - gli "specchio", come tutti ormai sappiamo, sono legati al meccanismo dell'empatia che è alla base della socialità umana - sta già incidendo sulle tecniche di divulgazione della conoscenza?

Cosa ne pensate? Sul famosissimo Social Network ne è nata una discussione particolarmente interessante! Sia per le diverse vedute, sia per l'eterogeneicità dei partecipanti... 
 
Se Vi va dateci un'occhiata qui!
 
Qore di Style ovviamente ha partecipato e come sempre si è schierato in prima linea per Partecipare, CondividerePropagare...   
 
Associazione Qore di Style

lunedì 19 luglio 2010

L'Agenzia Serve Marketing dalla Parte dei Neonati...

Buon Lunedì a tutti! Oggi ritorniamo a parlarVi di Comunicazione Sociale e lo facciamo proponendoVi questa Campagna Sociale progettata ed organizzata da Serve Marketing, agenzia noprofit di marketing e pubblicità con sede a Milwaukee.

Proprio a Milwaukee, sede dell'agenzia, nello stato del Wisconsin, sono morti alcuni neonati, trovati privi di vita per aver dormito in condizioni di scarsa sicurezza o addirittura in un letto condiviso con i genitori. Sembra quasi un paradosso visto che il letto della mamma e del papà rappresenta solitamente il luogo più sicuro... per dei neonati, evidentemente, non è così!

La Serve Marketing ha abbandonato alcuni materassi, in luoghi poco sicuri della città, su cui sono state impresse immagini di neonati, corredate da differenti claim.

















Secondo noi di Qore di Style, un ottimo spunto e una soprattutto una Campagna di Comunicazione Sociale particolarmente azzeccata per il tono Serio e Diretto con il quale ha trattato un tema così delicato ed importante.

Trovato qui!

Associazione Qore di Style

giovedì 15 luglio 2010

Social Media Revolution 2!

Buon Giovedì a Tutti! Qore di Style non va in vacanza... anzi l'estate è tempo per riflettere e progettare il nostro futuro!
Dato che siamo in tema di Web 2.0 vogliamo porVi una domanda... Forse siamo già oltre il 2.0??

Beh schiariamoci le idee con questo video...



Che dire... a Voi l'ardua sentenza... A presto e scriveteci!

Associazione Qore di Style

martedì 13 luglio 2010

Il ROI dei Social Media...

Cari Lettori oggi cogliamo l'occasione per proporVi una visione particolare e per fortuna per niente omologata su un tema di attualità che attanaglia molte aziende e non solo...

Il ROI (ovvero Ritorno sull'Investimento) dei Social Media: se investiamo un certo capitale su un'azione all'interno del Social Ambient quanto ne ricaveremo in termini di ritorno monetario?

Ecco cosa ne pensa Andrea Boaretto...



Secondo noi di Qore di Style ciò che conta è Credere negli Ambienti-Strumenti nei quali e con i quali si sceglie di "Vivere" le Relazioni... Perseverare con determinazione cercando di sviluppare nuovi modelli di comunicazione e di business.
Altrettanto importante è rendersi conto degli errori e riparare in tempo... l'umiltà di riconoscere i passi falsi e riprendere con entusiasmo una nuova strada. Coraggio allora!

Associazione Qore di Style

giovedì 8 luglio 2010

L'Europa Sceglie il suo Logo Biologico!

Buon Giovedì a tutti da Qore di Style! Che dite... buone notizie all'orizzonte??? Ebbene si cari amici... Oggi Vi parliamo di un importante passo avanti dell'Unione Europea, dal punto di vista della Certificazione Alimentare.

Forse pochi sanno che dal 1° Luglio è diventata ufficiale la nuova etichettatura Europea per i Prodotti Biologici. Per distinguerli nella massa dei prodotti sugli scaffali dei supermercati sarà sufficiente individuare la cd "Eurofoglia" che prende il nome proprio dal logo stilizzato... Esso rappresenta le stelle simbolo dell'UE disposte a forma di foglia ovviamente su sfondo verde.

Beh diamo un'occhiata alla Foglia d'Europa!

Il nuovo marchio sarà presente su tutte le confezioni degli alimenti biologici che siano stati confezionati e prodotti negli Stati dell'Unione Europea rispettando degli standard prefissati. Accanto al logo continueranno a essere presenti marchi privati, regionali o nazionali; il logo, infatti, sarà opzionale per i prodotti bologici non confezionati o importati.

Per realizzare il nuovo marchio la Commissione Europea aveva indetto un concorso, cui hanno partecipato più di tremila studenti di arte e grafica.
Ci sembra davvero ottimo l'obiettivo finale ed altrettanto interessante il modo attraverso il quale si è arrivati alla definizione del Marchio Bio... Coinvolgere più di 3000 giovani studenti in un progetto che profuma di cambiamento e mette le basi per una maggior responsabilizzazione dei produttori alimentari.

Avanti così, senza paura e con in tasca sempre un pastello color Verde...

Associazione Qore di Style

lunedì 5 luglio 2010

Comunico Ergo... Rispetto!

Buon Lunedì a tutti! Come avrete notato, qualche impegno e un breve periodo di "riflessione strategica" ci hanno tenuti lontano dalla Nostra e Vostra creazione... Qore di Style! Lontananza solo fisica perchè la testa ed il Qore sono sempre qui... 
Ritorniamo a pieno regime proponendovi un commento lasciato questa mattina sul blog di  The Good Ones... un'agenzia specializzata in social media marketing e comunicazione non convenzionale.

Si parlava della crescita esponenziale del concetto di Sostenibilità Ambientale e del relativo impegno di persone, imprese ed enti pubblici nel sostenere questo processo di sensibilizzazione. Finalmente aggiungiamo Noi!

Beh ecco a Voi il nostro commento...
Concordiamo con Voi su tutto ed è estremamente importante tenere questo tema “al caldo”… permettere ke si raffreddi e perda potenza, equivarrebbe a fare un piacere a molti insensibili, ciechi ed illusi…

Qore di Style approfitta per sottoporVi un tema, uno spunto che sta prendendo forma e, secondo noi, parte proprio dalla sostenibilità…

Quello della BioComunicazione intesa come modo Diverso di Comunicare e di Lavorare. Non significa ovviamente avere a che fare (almeno non esclusivamente) con aziende biologiche o con attività certificate “bio”. BIOLOGICA perchè, la comunicazione che andiamo a fare, la relazione con le Persone (anche clienti), è una comunicazione-relazione “non contraffatta”.

Chi Comunica in modo Bio, sceglie di fare il suo lavoro in modo ‘pulito’, sin dall’origine!

Crediamo sia un’operazione concettuale da svolgere sulle Persone… unico modo per rafforzare e aumentare la consapevolezza nei confronti dell’Altro… Persona e Ambiente!

Formare persone che rispettino l’ambiente fin nei minimi particolari e in tutte le situazioni della vita…
Quindi per riprendere un vecchio detto… Predicare bene e razzolare… altrettanto bene!

Noi di Qore di Style insieme a BioComunicazione stiamo già percorrendo i primi passi su questa entusiasmante strada!
L'obiettivo è quello di iniziare ad introdurre Modelli di Business Sostenibili... Per raggiungere questo ambizioso traguardo diventa fondamentale aprire le porte ad uno Stile di Vita Completamente ispirato da Scelte Sostenibili.

Associazione Qore di Style

mercoledì 23 giugno 2010

Green Marketing vs GreenWashing

Oggi affronteremo il tema GreenLife dal punto di vista "negativo"... No non spaventatevi!
Vogliamo dire che cercheremo di analizzare una pratica negativa (purtroppo) particolarmente utilizzata da diverse imprese, organizzazioni, enti Italiani ed esteri.
Stiamo parlando di Green Washing e per avere delle basi solide dalle quali partire, come sempre, Vi proponiamo una definizione semplice e diretta...

Greenwashing è un neologismo indicante l'ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un'immagine positiva di proprie attività (o prodotti) o di un'immagine mistificatoria per distogliere l'attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi.

Il termine è una sincrasi delle parole inglesi green (verde, colore dell'ambientalismo) e washing (lavare) e potrebbe essere tradotto con "lavare col verde" o, più ironicamente, con "il verde lava più bianco".

Come potrete intuire è molto semplice spacciarsi per Green non essendolo per niente! Basta guardarsi in giro e non troppo lontano... ogni giorno leggiamo casi e ci vengono pubblicizzate iniziative che hanno come unico obiettivo quello di creare specchietti per le allodole... solo immagine di facciata!
Non che tutte le aziende, imprese, organizzazioni, ecc, debbano nascondere qualcosa di losco, ma di certo hanno ben poco da mostrare e dimostrare! Dobbiamo renderci conto che ci troviamo tutti di fronte ad un Pubblico fin troppo Attento, Sveglio e Competente.

Noi di Qore di Style siamo convinti che "darsi una lavata di verde", cioè mostrarsi per quello che effettivamente non si è, generi il così detto effetto boomerang! Un'iniziale apprezzamento verso l’azienda che poi viene sostituito dalla polemica una volta capito che di verde c’è ben poco… aggiungiamoci che nell’era della Conversazione, il passaparola virtuale scaturito dai social network, da vita a pubblicità negativa che viaggia molto più velocemente ed è più efficace di qualsiasi messaggio positivo. Quindi attenzione!

Concludiamo proponendoVi la strada che Noi riteniamo l'unica percorribile...

Green Marketing significa Etica:
- Rispetto per le Persone, per chi nell’attività collabora e ci lavora;
- BioComunicare la propria immagine e la propria attività a tutti gli attori;
- Sviluppare e Sostenere forme di rispetto ambientale e umano ben rodate e durature nel tempo;
- Scegliere di redigere un Bilancio Etico.
 
Andate a farVi un giretto qui!
 
A Voi la Scelta... e buon Mercoledì Green a tutti!
 
Associazione Qore di Style

martedì 22 giugno 2010

Social Media Marketing e Seeding

Buon Martedì a tutti! Dopo qualche giorno di silenzio tornaimo a parlarVi la lingua del Qore... Lo facciamo entrando nel vivo di un argomento in enorme ascesa... il Social Media Marketing!
Per essere il più precisi possibile, ci affidiamo direttamente al nostro "partner linguistico" Wikipedia:

Il Social Media Marketing è quella branca del Marketing che si occupa di generare visibilità sui Social media, Comunità Virtuali e aggregatori 2.0. Il Social Media Marketing racchiude una serie di pratiche che vanno dalla gestione dei rapporti online (PR 2.0) all'ottimizzazione delle pagine web fatta per i Social Media (SMO, Social Media Optimization). Il termine viene, infatti, comunemente usato per indicare la gestione della comunicazione integrata su tutte le diverse piattaforme che il Web 2.0 ha messo e mette continuamente a disposizione (siti di Social networking, foto video e slide sharing, comunità 2.0, wiki, etc.). La caratteristica di queste piattaforme è che la proprietà delle stesse non è dell'azienda (o persona) che intende instaurare tali relazioni.

Il fine del Social Media Marketing è quello di creare conversazioni con utenti/consumatori. L'azienda, attraverso il proprio corporate blog o siti di Social networking, è abilitata ad una relazione 1:1 che avvicina mittente e destinatario.

In che modo può essere progettata una campagna di Social Media Marketing?
Partendo dal presupposto indiscutibile che il Marketing 2.0 si fa con le Relazioni e che queste si instaurano attraverso Conversazioni, un punto di partenza per una campagna di SMM è senza dubbio l'attività di Seeding dei contenuti.
Questo significa seminare una conversazione e farla crescere nel tempo attraverso l'attenzione, la costanza e anche la pazienza... attenzione però a scegliere con cura il Seme, il terreno e le modalità di semina!

Esistono diversi tipi di Seeding?
Certamente! Diciamo che dal punto di vista strategico-operativo, si possono distinguere:
- Content Seeding: questa modalità prevede, come base, la scelta del "contenuto da seminare" e la successiva semina all'interno di communiti, social network, blog, forum ecc... ovvero i terreni migliori per il nostro seme!
- Social Seeding: in questo caso, la scelta base sta tutta sul terreno (comunità, social network, blog, ecc) e soltanto dopo averlo scelto, si decide di volta in volta che contenuto (seme) seminare.

Come potete vedere gli approcci sono molto diversi l'uno dall'altro ma nulla vieta di utilizzarli entrambi o alternativamente, in base alle caratteristiche dell'iniziativa di Social Media Marketing che si vuole progettare.

Concludiamo con alcune riflessioni in ambito Sociale...
Provate a pensare a quante volte, inconsapevolmente, ci troviamo a scegliere la pianta o il terreno per la nostra "semina sociale"... Siete più bravi a scegliere il seme o il terreno? Avete frutti positivi da questa attività? Cosa potremmo fare per migliorare il raccolto?

Fateci sapere cosa ne pensate!

Associazione Qore di Style

giovedì 17 giugno 2010

Da Formazione a In-Formazione

Benvenuti! Oggi cercheremo di trattare il tema Cultura e Formazione in modo meno convenzionale... finora Vi abbiamo segnalato e proposto alcuni appuntamenti sparsi per l'Italia e sicuramente (speriamo!), la cosa è stata apprezzata... ma noi di Qore di Style vogliamo fare di più per Voi!

Continueremo a segnalare puntualmente corsi, eventi e meeting ma il Giovedì passerà dalla funzione Informativa (pur sempre utilissima), alla funzione In-Formativa... spieghiamoci!

Partendo dalle nostre conoscenze, competenze e passioni, Vi offriremo la trattazione approfondita di diversi temi... una serie di Micro-corsi di formazione! 

Questo è il senso del titolo che abbiamo scelto per oggi... il ruolo del Blogger e quindi dello strumento blog, si sta evolvendo e si avvia verso un percorso di massima condivisione di contenuti.
Tali contenuti, però, stanno assumendo caratteri sempre più personali e personalizzati in base ai follower del blog o del blogger!

In-Formazione significa, per noi, l'acquisizione di conoscenza e competenza attinte dall'interno... dalla fonte che in questo caso è il blogger che mette a disposizione di tutti un proprio "sapere".

Vi lasciamo con queste parole perchè ci stiamo già preparando per In-FormarVi la prossima settimana con un argomento di sicuro interesse... Sorpresa!

Associazione Qore di Style

mercoledì 16 giugno 2010

BioComunicazione è GreenLife!

Buon Mercoledì a tutti! Eccoci ancora qui a parlare di GreenLife! Non possiamo sbilanciarci, mettendolo al primo posto delle nostre preferenze, però diciamolo... questo è un argomento che ci sta particolarmente a Qore...

Oggi 16 Giugno 2010 siamo felici ed onorati di parlare di BioComunicazione.org! Di che si tratta chiederete Voi... Ecco qualche info utile su questa realtà tratta direttamente dal loro sito!

BioComunicazione è un network di professionisti consapevoli del ruolo fondamentale della comunicazione nella catena dei consumi. Pubblicità, promozioni e packaging sono strumenti potentissimi capaci di indirizzare le scelte delle persone.

La coscienza di questo processo solleva il sipario su una società mossa dal marketing: non più uomini e donne, ma consumatori; non più natura, ma risorse per la catena dei consumi.

Chi aderisce alla rete BioComunicazione sceglie di fare comunicazione in modo diverso: attraverso un Codice Etico che autoregola la professione, è possibile lavorare in modo rispettoso sia delle persone e dell’ambiente. È uno scatto di lungimiranza, e, soprattutto, uno salto di creatività.

Lavorare “Bio” non significa ovviamente avere a che fare (almeno non esclusivamente) con aziende biologiche o con attività certificate “bio”. Abbiamo definito BIOLOGICA la comunicazione che andiamo a fare con i nostri clienti, di qualsiasi tipo e categoria essi siano, perchè è una comunicazione “non contraffatta”. Semplicemente chi aderisce a BioComunicazione sceglie di fare il suo lavoro in modo ‘pulito’, seguendo le indicazioni del Codice Etico dell’associazione.

Beh che dire... Noi di Qore di Style abbiamo sposato la causa di BioCom e ci siamo immediatamente uniti a questo gruppo di Professionisti Green!
Non solo... stiamo valutando insieme ai promotori di questo progetto una vera e propria collaborazione e di questo siamo onorati ed entusiasti!

Alcune ragioni per andare di corsa al sito BioComunicazione.org ... Conoscere questa nuova realtà del panorama Comunicativo, condividere l'Ideale e infine conoscere i due protagonisti del progetto! Non Vi sveliamo altro... Non perdete tempo!

Ah dimenticavamo che... "Siamo Responsabili di ciò che Comunichiamo"!

Associazione Qore di Style

martedì 15 giugno 2010

Coin Ci Mette la Faccia... La Tua!

Eccoci a parlare ancora di una "nostra" azienda... Coin, il leader del retail Italiano! Questa volta l'anno pensata bene in quel di Mestre, pochi chilometri da Venezia, dove Coin ha il quartier generale...

Vi spieghiamo subito di cosa si tratta...

Vuoi essere il testimonial dei nuovi negozi Coin che apriranno in autunno?
L'iniziativa si chiama People Experience e prevede la rivisitazione del logo Coin attraverso i volti delle persone coinvolte... semplice ed efficace! Guardate un esempio...


L'azienda propone a chiunque la possibilità di diventare il protagonista delle campagne di comunicazione relative alle nuove aperture di punti vendita Coin in tutta Italia!
Diventa protagonista della campagna Coin della tua città... le prossime città nelle quali potrete "metterci la faccia" sono Novara, Ravenna e Terni!
Per vedere altri esempi della campagna People Experience di Coin andate qui.


Concludendo possiamo definire questa iniziativa in molti modi ma sostanzialmente ci troviamo di fronte ad un'azione di Open Marketing Esperienziale.
Il fattore cruciale è l'Esperienza Vissuta dalle Persone che, nel caso specifico, avviene attraverso il Coinvolgimento Attivo e l'opportunità di essere Protagonisti della scena!

Questo sicuramente instaura un rapporto più intimo e di fiducia tra Coin e le Persone... Sì, parliamo di Persone poichè la base di partenza sono loro! Solo successivamente queste ultime, sceglieranno se essere anche clienti... Finchè Coin starà in mezzo alle persone non potranno che essere successi!

Bravi e Complimenti da Qore di Style!

Associazione Qore di Style

lunedì 14 giugno 2010

La Campagna di Comunicazione Sociale. Teoria e Metodi

In questo Lunedì, più che riportare un esempio di Campagna Sociale, vogliamo proporVi quali sono i primi passi per sviluppare ed organizzare un'Iniziativa di Comunicazione Sociale efficace!

Per prima cosa ci sembra utile esplicitare il significato di Campagna Sociale inteso come un'insieme coordinato di attività volte alla realizzazione e alla successiva propagazione di messaggi a scopo Sociale.

Come si può notare parliamo di insieme coordinato di attività quindi una campagna sociale di successo deve essere sviluppata ed affrontata tramite l'utilizzo di diversi strumenti e mezzi comunicativi.
Andiamo quindi dalla classica pubblicità, alle relazioni pubbliche, eventi specifici, azioni di marketing diretto, fino alle più innovative azioni di marketing non-convenzionale (ambient, guerrilla e viral) e non per ultimo l'utilizzo dei social media come ambiente comunicazionale.

A livello teorico, una campagna sociale ha diverse funzioni...

- Rafforzare un tema e/o un concetto presente;
- Diffondere un'idea comune o un valore latente;
- Richiamare l'attenzione verso una particolare tematica;
Proporre un'innovazione sociale inespressa.

Queste funzioni, scelte ad hoc in base agli obiettivi della campagna, andranno a sortire degli effetti che ricadranno su 3 diverse sfere personali del pubblico:

1_ Psico-cognitivo: la comunicazione porta degli effetti percepiti a livello psicologico, sul ragionamento e sull'autovalutazione di sè;
2_ Valori e Credo: qui la campagna opera sulla rivalutazione del sistema di valori personali e di norme implicite;
3_ Azione-Comportamento: quando l'iniziativa sociale porta le persone che recepiscono il messaggio a scendere in campo come protagonisti.

Se notate questi tre effetti, difficilmente vengono toccati in maniera singola e indipendente; infatti una Campagna di Comunicazione Sociale efficace dovrebbe essere in grado di sviluppare un effetto a catena come il seguente...

Comunicazione--> Percezione Psico-Cognitiva--> Rivalutazione Valori e Credo--> Azione Sociale

A tutti coloro che operano nel settore della comunicazione e del marketing consigliamo di lavorare per sviluppare questa specie di "reazione a catena"... una sorta di Processo Sociale Attivo! Solo in questo modo chiunque riceverà il messaggio sarà in grado di diventare il Protagonista del Cambiamento... 

A noi di Qore di Style sembra una buona partenza per approfondire un tema davvero in ascesa nell'ambito professionale e lavorativo... quello della Comunicazione Sociale Eticamente Responsabile.

Associazione Qore di Style 

venerdì 11 giugno 2010

Io Sono un'Art Director!

No non parliamo di me o di Elisa! Almeno per ora non possiamo definirci degli Art Director però, oggi, cercheremo di approfondire alcune caratteristiche di questa figura professionale sempre più ricercata nell'attuale mondo del lavoro!

Chi è l'AD? Aiutiamoci con Wikipedia...
L'art director (direttore artistico) è una figura professionale tipica della comunicazione che si occupa di studiare la parte visuale, grafica e tipografica della comunicazione di un prodotto o servizio. Lavora in coppia con il copywriter (abbreviato in Copy) che si occupa della parte scritta e tutti e due insieme cercano il concetto creativo. Letteralmente il termine "art director" indica il "direttore artistico". In questo senso più lato si identificano figure simili per responsabilità e scopi all'art director pubblicitario, fondamentali anche in altri settori: editoria, cinema, teatro, design, animazione, arti visive in genere.

Sembra evidente come questo professionista possa ricoprire il suo ruolo all'interno di diversi settori... editoria, cinema, marketing e comunicazione in genere!
Proprio per la sua poliedricità possiamo tranquillamente trovare un'Art Director che negli anni di lavoro, si trova ad operare per aziende totalmente diverse sia per categoria merceologica che per "grandezza".

Ma vediamo ancora qualche info utile...
L'art director, spesso detto semplicemente art, deve avere una solida competenza e cultura delle immagini, sia in senso tecnico per sapere selezionare i professionisti ideali (fotografi, illustratori, grafici, registi, scenografi) per ottenere esattamente l'effetto voluto, sia, ancor di più, in senso concettuale; deve quindi conoscere il valore evocativo e simbolico delle immagini: cosa significhino in senso assoluto, cioè cosa indurrebbero a pensare semplicemente vedendole da sole, e cosa vanno a significare se accompagnate ed esplicitate da un testo, solitamente composto da headline e body-copy. 

Quindi competenze specifiche di visual art e una cultura particolarmente approfondita per quanto riguarda la comunicazione a 360°... Non possono mancare doti di leadership, grandi capacità di gestione del tempo e di lavorare con un gruppo di persone aventi competenze differenti.

Ad esempio, nel cercare un visual convincente per un prodotto o servizio, l'Art Director parte dalla considerazione di cosa il prodotto sia, di cosa offra e di cosa si voglia dire di questi aspetti. Inoltre considererà attentamente a che tipo di persone, con che mezzi di diffusione e con che costi e tempi si voglia comunicare.


Fondamentalmente esso deve individuare e concepire ex-novo un Concetto che definisca Immagini (o serie di immagini correlate) e Parole che facciano da traino dei vari prodotti e servizi che vengano poi recepite dai riceventi.

Forse nelle vostre giornate lavorative e non, state già facendo molte delle cose descritte su questo articolo?! Beh se vi chiedono che lavoro fate la risposta è l'Art Director o almeno l'Art Specialist!

Associazione Qore di Style