giovedì 17 novembre 2011

Il Vetrinista. Un Artista che Comunica la Propria Opera

La vetrina deve sempre essere ben studiata, è quindi opportuno prima definire il concept della vetrina e poi sviluppare l’idea che dovrà essere coerente con i prodotti in vendita, e che comunichi l’immagine del negozio.
Dobbiamo riuscire a fermare il cliente che sta passando, dargli informazioni, far scattare in lui il desiderio e non avendo molto tempo a disposizione per catturare la sua attenzione, il linguaggio con cui parliamo deve essere chiaro e diretto.

Pensare al tema della vetrina, serve al visual per raccontare, presentare e suggestionare ma anche suggerire soluzioni al Cliente (può far riferimento alle stagioni, agli eventi e alle tendenze).
Il tema è il punto focale per lo sviluppo della vetrina, ma a darle vita saranno colori, luci, prodotti e scenografie.

Importantissima è la scelta di usare una scenografia: essa deve essere ricercata ma non esagerata e non di massa, perché si rischia di ritrovarla al negozio accanto.
 Stabilito l’argomento da esporre in vetrina tutto dovrà essere coerente, comunicando e raccontando l’atmosfera; fondamentale è richiamare all’interno dei vari reparti lo stesso soggetto delle vetrine, mantenendo così un filo conduttore di grande efficacia. Da non dimenticare la luce un elemento importante che da solo contribuisce per l’80% al risultato finale.
Dopo aver scelto il tema e i prodotti si dà vita al progetto per testarne l’efficacia, disegnando a mano creando uno schizzo o col computer generando il layout.
I prodotti non dovranno essere sparsi su tutta la vetrina, ma disposti in gruppi seguendo un andamento piramidale o raggruppati più volte : nella prima ipotesi l’occhio si concentrerà nel punto focale e in seguito sugli altri prodotti creando un concetto di stabilità; nella seconda il punto focale verrà facilmente perso, poiché nell’esposizione sono inseriti molti oggetti dello stesso tipo, ma comunque sia è di grosso impatto.
 È fondamentale lasciare spazio intorno al gruppo, per esaltarlo ed evidenziarne l’attenzione, ciò permetterà una maggiore concentrazione allo spettatore agevolando la lettura degli oggetti esposti in tema tra loro.
L’allestimento è anche influenzato dal flusso dei clienti, se arriva da sinistra l’allestimento dovrà essere rivolto verso sinistra e viceversa. Una volta pianificata la vetrina, allestirla non creerà problemi.

Si comincia dal soffitto, poi le pareti e infine il pavimento; si inseriscono poi le scenografie e i supporti collocandoli come da progetto, per vedere se le posizioni sono conformi (se le vetrine sono aperte, bisogna finire il retro della scenografia perché sarà visibile). Aggiungete i prodotti , verificate che i cartellini dei prezzi siano ben leggibili, e come tocco finale posizionate le luci.
Dedicate a quest’ultimo un po’ più di tempo perché la luce crea attenzione, narra, fa fermare i clienti… scopo della vetrina!

Giuseppe, Progetto Qore di Style

3 commenti:

  1. Questo articolo dovrebbero leggerlo a eventuali corsi di formazione per chi possiede una qualche attività commerciale! Interessante!

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  2. Maria concordo pienamente con il tuo consiglio... Noi possiamo nel nostro piccolo condividerlo! Aiutati da persone attente come te!

    Grazie per il tuo supporto! Seguici anche su facebook... Progetto Qore di Style!

    A presto!

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  3. GIUSEPPE, Progetto Qore di style1 dicembre 2011 alle ore 18:40

    GRAZIE ANCORA DELLA TUA ATTENZIONE, FRANCESCA!
    PERSONE COME TE, REGALANO UN SACCO TI STIMOLI!
    SEGUICI ANCORA! CIAO

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