martedì 23 marzo 2010

Un Disabile Che Insegna Agli Abili, Non Solo Danceability

Noi dell'Associazione Qore di Style vogliamo oggi presentare una Persona davvero Speciale, Unica... STRAORDINARIA!

Un insegnante che cambia la prospettiva

Juri Roverato ha 33 anni, padovano, è danzatore e insegnante di DanceAbility, affetto da tetraparesi spastica.
Dal 2005 collabora con numerose compagnie di danza e di teatro, e ha anche partecipato alla Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi invernali di Torino nel 2006.
Ha recentemente presentato proprio a Padova il suo ultimo spettacolo La Pietra Scartata, e noi l’abbiamo intervistato per farci raccontare di questa esperienza e del suo ruolo di insegnate. Juri insegna DanceAbility ad adulti e ragazzi, ma collabora anche con l’Università di Padova, che lo considera un vero e proprio professore.

Juri parliamo del tuo ruolo di insegnante.

Io prima insegno, poi faccio spettacolo. Si tratta anche di una questione di sopravvivenza, se ti va “di lusso” spettacoli ne fai uno, massimo due al mese.
Insegno sia agli adulti che ai ragazzi. Sono due cose completamente diverse, come sono diversi gli approcci che uso con loro. Quando insegno all’università mi esalto, mi piace poter andare oltre, posso mettere tutti i miei studi a disposizione.

Juri sei laureato?

Si, si, sono laureato in filosofia. Uno dei complimenti più belli che ho ricevuto per questo spettacolo è stato quello di un mio professore, che mi ha detto “Juri con questo spettacolo hai fatto una seconda tesi di laurea”.

Ma è vero che insegni anche all’Università?

Insegno a scienze dell’educazione, sono stato anche il correlatore di una tesi sulla DanceAbility. Faccio anche lezione con i fisioterapisti, e a volte mi dicono che imparano più in 10-15 ore di lezione con me che in tutto un anno.
Avere me come insegnante permette, e costringe, un cambio di prospettiva. Mi hanno chiamato tre anni fa dall’Università (di Padova), e mi cercano ogni anno. Appena finiscono mi chiedono immediatamente di presentare il progetto per l’anno successivo.
Nelle scuole è un po’ diverso: appena arrivi ti guardano come un extraterrestre. E’ difficile solo per i primi 10 minuti, finché non metto le cose in chiaro (ride)… ma ormai ho 10 anni di esperienza alle spalle.



Sono uno dei pochi disabili che parla agli abili. Ma poi queste definizioni… come possiamo dire che cos’è la normalità? Esisterà poi?
Sono stato fortunato perché i miei genitori non mi hanno mai trattato da disabile. Io sbaglio e pago come tutti gli altri. E non esiste che qualcosa mi sia dovuto. Mi conquisto le cose lottando, ogni giorno.


Un Esempio di Vita per Noi di Qore di Style e per tutti coloro ke hanno la Sensibilità e la Passione per Vivere La Vita Straordinaria...

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